
Gnatologia
Il termine Gnatologia deriva dal greco, “gnathos” e significa mascella (da cui è derivata la parola ganascia in italiano, ad indicare le guance) e “logos” che si piò tradurre con racconto ma anche conoscenza. La Gnatologia è quindi la disciplina odontoiatriche che studia il rapporto e l’armonia tra le ossa mascellari. Oggi, per estensione, in Italia si intende la disciplina che si occupa dei Disordini Temporo-Mandibolari, del Bruxismo e di Dolore Oro-Facciale.
Scopriamo insieme come si svolge una visita gnatologica ben eseguita, attenendosi alle più attuali e prestigiose linee guida.
Quando si incontra un nuovo paziente la parola d’ordine è: ascoltare!
La informazioni che raccogliamo saranno fondamentali non solo per conoscere la persona che abbiamo davanti ma soprattutto per eseguire una diagnosi precisa e impostare una terapia il più possibile compatibile con la sua vita.
E’ importante conoscere questi elementi in modo approfondito:
- anamnesi medica: è la storia clinica passata del paziente, necessaria per comprendere eventuali sovrapposizioni con altre patologie o terapie che in qualche modo possono condizionare l’insorgenza o l’andamento del problema mandibolare;
- storia del disturbo: è il racconto di tutti i dettagli del disturbo: quando è iniziato, come è iniziato, quanto è intenso, se c’è qualcosa che lo migliora o lo peggiora, cosa avete già provato per curarlo…
- abitudini di vita: Siete sotto stress? Fate sport? Fate un lavoro sedentario? Masticate sempre dallo stesso lato? Più informazioni conosco sulla vostra vita e più è facile identificare cosa può aver scatenato il disturbo o condizionarne l’andamento, sia in positivo che in negativo;
- le aspettative: fondamentali da conoscere e, se necessario, ridimensionare, per allinearle con quanto davvero ci si può aspettare di migliorare.
- Concluso il colloquio iniziale è arrivato il momento di indossare i guanti e valutare il sistema masticatorio, concentrandosi su:
- denti: valutiamo l’occlusione nel suo insieme, se l’appoggio è stabile e senza scivolamenti, se è simmetrico tra il lato destro e il sinistro, se è bilanciato tra i denti posteriori e quelli anteriori, se è completo oppure ci sono denti mancanti, soprattutto tra i molari.
- muscoli: valutiamo i muscoli masticatori e cervicali sia eseguendo una palpazione accurata alla ricerca di eventuali zone infiammate o contratte, sia facendo eseguire al paziente un serramento dei denti, per vedere se c’è una buona risposta.
- articolazione temporo-mandibolare (ATM): valutiamo la mobilità della mandibola facendo eseguire alcune aperture e alcuni movimenti sia laterali che verso l’avanti. Eseguiamo la palpazione articolare alla ricerca di eventuale dolore e ascoltiamo i movimenti per identificare eventuali rumori come click o scrosci.
- collo: eseguiamo la palpazione dei muscoli cervicali, valutiamo un minimo di mobilità cervicale e controlliamo la postura di testa, collo e spalle in generale.
- lingua: valutiamo la mobilità della lingua, l’eventuale presenza di digitazioni laterali, indizio di bruxismo, o di frenulo corto.
- altro: è inoltre importante controllare la mucosa delle guance, la struttura del palato molle, la salute dento-parodontale e altro ancora… se il paziente indossa già il bite o mascherine di contenzione è necessario valutarli.
Se è necessario si prescrivono approfondimenti come:
- Ortopantomografia delle arcate dentarie: la panoramica dei denti (o, in alternativa, le endorali, lastre più piccole specifiche per pochi denti);
- Risonanza Magnetica delle ATM: opportuna in caso di blocco mandibolare (locking), in caso di dolore cronico o se si sospetta edema articolare;
- Polisonnografia o monitoraggio cardio-respiratorio notturno: necessario in caso di russamento severo o sospetto di apnee;
- Valutazione del bruxismo: attraverso nuovi dispositivi elettronici è possibile registrare il bruxismo nelle 24 ore (un po’ come un holter pressorio) e monitorare la consapevolezza del Bruxismo diurno attraverso una App per smartphone (BruxApp);
- Visite specialistiche: talvolta è imprescindibile il parere di altri colleghi come l’otorino, il chirurgo maxillo-facciale, il neurologo, il reumatologo, l’odontoiatra “generalista”; Esami del sangue: il dosaggio di ormoni, fattori infiammatori o reumatici, il livello di alcuni farmaci nel sangue etc…
- Terapia: sempre progressiva e conservativa! Se invece gli elementi che abbiamo sono sufficienti effettuiamo una diagnosi secondo le Linee Guida dei DTM o del Dolore Oro-Facciale e impostiamo il percorso terapeutico spiegando tutto nel modo più chiaro possibile. In generale si prescrivono sempre le terapia più “semplici” e conservative e si procede verso terapie più complesse o invasive se le precedenti non hanno dato i risultati sperati. Poiché le patologie trattate vedono diverse cause e con-cause, anche il percorso terapeutico vedrà sempre diverse strategie da combinare tra loro, a seconda della persona che si ha di fronte e in base alla criticità dei disturbi (scopri di più sulle terapie nella sezione del sito dedicata!) La nostra prima visita gnatologica è terminata: ci vediamo tra un paio di settimane per la visita di controllo! A quel punto potremmo valutare l’uso del bite.