Le cause del bruxismo:
- STRESS
- personalità ansiosa
- l’eccessivo consumo di nicotina, alcool, caffeina e in generale delle sostante stimolati
- alcune terapie farmacologiche (soprattutto in ambito psichiatrico)
- alcune malattie neurologiche
Alcune caratteristiche occlusali (appoggi dentali insufficienti, instabili o asimmetrici ad esempio) potrebbero inoltre rendere i nostri muscoli masticatori più suscettibili all’affaticamento.
Le caratteristiche del bruxismo: tanti comportamenti diversi sotto un’unico nome
Nonostante la forma di bruxismo più conosciuta sia il digrignamento notturno dei denti, in realtà i nuovi studi mostrano che potrebbe essere una delle meno frequenti. Oggi ci si sta concentrando di più sul bruxismo della veglia le cui forme più frequenti sono:
- Serrare i denti (serramento dentale)
- Irrigidire la mandibola e la lingua senza che i denti si tocchino (serramento mandibolare)
- Tenere i denti a contatto, anche se leggero
- Altre attività (come mordicchiarsi il labbro o le guance, masticare a lungo i chewing gum o mangiarsi le unghie)
Il bruxismo può essere considerato una sorta di termometro dell’attività del nostro sistema nervoso centrale: più siamo tranquilli e sereni e più i nostri muscoli masticatori e cervicali saranno rilassati. Più siamo stressati o preoccupati e più il bruxismo si presenterà, finendo per provocare diversi problemi dentali, muscolari e articolari, contribuendo massicciamente allo sviluppo dei Disordini Temporo-Mandibolari.
E’ fondamentale tenere a mente che ognuno di noi ha una propria soglia individuale di tolleranza prima di sviluppare sintomi e questa soglia può essere mutevole nel tempo a seconda nelle nostre condizioni psico-fisiche.
Tale soglia è determinata da un insieme di fattori:
- dalla struttura muscolo-scheletrica del proprio apparato masticatorio
- dallo stato emotivo (stress, ansia, depressione…) e dal livello di sensibilità del nostro sistema nervoso
- dalle posture scorrette che manteniamo durante la giornata e dalla sedentarietà
- dalla stabilità e dal bilanciamento dell’occlusione dentale
Per proteggersi dal bruxismo è fondamentale occuparsi non solo della propria salute ma anche della propria felicità!
La scarsità di dopamina infatti, il neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dei meccanismi del piacere, del sonno e dei movimenti, è infatti associata all’aumento del bruxismo.
Infine il bruxismo notturno può essere correlato a problemi respiratori del sonno come il russamento o le apnee del sonno: in questi casi è fondamentale un approfondimento specialistico.
La terapia del bruxismo: solo se serve! Il bruxismo non è una malattia bensì un comportamento assolutamente fisiologico, che si manifesta ad esempio se facciamo uno sforzo particolarmente intenso i durante un momento di intensa concentrazione: se non ci sono sintomi o danni dentali il bruxismo non ha bisogno di alcuna terapia!
Il bruxismo deve invece essere gestito, cercando di renderlo meno frequente ed intenso e minimizzandone gli effetti negativi, se diventa la causa di:
- denti che si rompono
- denti che si accorciano
- dolori muscolari al viso o alle guance
- mal di testa
- dolori cervicali
- difficoltà a deglutire
- problemi gengivali
Come può essere gestito il bruxismo?
SICURAMENTE CON UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE :
- TERAPIA COMPORTAMENTALE (clicca sul seguente link per saperne di piu: https://gnatologiaebruxismo.it/terapia-comportamentale/)
- BITE (clicca sul seguente link per saperne di piu: https://gnatologiaebruxismo.it/bite/)
- FISIOTERAPIA MANDIBOLARE clicca sul seguente link: https://gnatologiaebruxismo.it/fisioterapia-mandibolare/)