
Cosa sono i nei?
I nei, che in termini scientifici vengono indicati come nevi melanocitari, sono proliferazioni benigne di melanociti, cellule deputate alla produzione di melanina.
I nevi (o nei) possono essere presenti dalla nascita, e quindi definiti congeniti, nel 10% dei casi.
La maggior parte dei nei compaiono nel corso degli anni dall’età infantile sino all’età adulta ed il numero medio di nevi in un soggetto adulto è di circa 30-40. In questo approfondimento cercheremo di spiegare perché la diagnosi precoce è fondamentale, perché è importante la prevenzione e cosa fare in caso di lesioni sospette.
La MAPPATURA DEI NEI permette di monitorare nel tempo le possibilli modificazioni dei singoli nevi sospetti, rendendo piuì facile l’identificazione di melanomi precoci.
Il melanoma è un tumore della pelle il cui comportamento puo’ essere particolarmente aggressivo per il suo potenziale metastatico nelle fasi avanzate della malattia.
Tuttavia,quando il melanoma viene individuato in una fase ancora precoce la guarigione definitiva del tumore puo’ essere ottenuta con un semplice intervento ambulatoriale in anestesia locale.
Nell’età adulta il melanoma rappresenta, in ordine di frequenza, il secondo tumore nell’uomo ed il terzo nella donna con circa 6000 nuovi casi diagnosticati ogni anno.
Negli ultimi decenni, l’incidenza del melanoma cutaneo nelle popolazioni caucasiche è aumentata significativamente, tanto da portare alcuni autori a parlare di “epidemia di melanoma”.
Cosa si intende per incidenza?
Melanoma incidenza
L’incidenza esprime il numero di nuovi casi di malattia in una popolazione in un certo arco temporale e può essere espressa in termini di incidenza cumulativa (o rischio di malattia) e di tasso di incidenza.
Come in molti paesi occidentali, anche in Italia si è osservato un significativo aumento dell’incidenza oltre ad una variazione nelle caratteristiche delle persone colpite dalla malattia.
In Italia l’incidenza è quasi raddoppiata nel corso di dieci anni (con un aumento medio del 5-7% annuo).
Melanoma nei giovani. A cosa è dovuto l’aumento di casi?
Gli esperti concordano nel ritenere che siano ancora in essere molte cattive abitudini riguardanti l’esposizione alle radiazioni ultraviolette.
I rischi derivanti dall’esposizione alle radiazioni ultraviolette naturali (cioè l’esposizione ai raggi del sole) e artificiali (lampade e lettini abbronzanti) sono ancora, purtroppo, troppo sottovalutati e in modo particolare sono sottovalutati dai più giovani che si espongono ai raggi solari senza una protezione attenta e adeguata.
Questo avviene perché spesso da giovani ci si sente “invincibili” e ciò porta a pensare che le creme protettive non servano, che indossare cappello, occhiali da sole e t-shirt non sia necessario o ancora che evitare di esporsi al sole durante alcuni orari sia raccomandato solo ad anziani e bambini.
La prevenzione del melanoma:
Il primo consiglio per prevenire l’insorgenza di un melanoma è prendersi cura della propria pelle fin dall’infanzia: il principale fattore di rischio, infatti, è l’esposizione ai raggi UV. Sarebbe dunque opportuno utilizzare una crema ad alto fattore protettivo, anche quando si passa molto tempo all’aperto, ed evitare anche le ustioni solari.
E’ poi fondamentale effettuare una visita di controllo dallo specialista dermatologo con cadenza annuale. Un appuntamento da non dimenticare in particolare in caso di individui con un numero elevato di nevi (maggiori di 100), di fototipo I e II (cioè con la pelle molto chiara, i capelli biondi/rossi e gli occhi azzurri/verdi), chi ha un parente di primo grado con melanoma, o chi ha subito scottature solari durante l’infanzia
per quanto riguarda l’autocontrollo che puo effettuare il paziente su di se , si segue la regola ABCDE:
- Asimmetria della lesione.
- Bordi irregolari e frastagliati.
- Colori differenti nel contesto della stessa lesione.
- Dimensioni: la diagnosi precoce e le strumentazioni di ultima generazione hanno reso possibile e frequente il riscontro di melanomi di piccolissime dimensioni rendendo obsoleta la caratteristica per la quale un tempo si consideravano a rischio solo le lesioni superiori a 5mm.
- Evoluzione: è in assoluto il carattere più importante e riguarda il cambiamento di una lesione melanocitaria: un neo che si modifica nei mesi (nella forma, nel colore, nelle dimensioni, nello spessore) merita di essere rapidamente valutato dallo specialista dermatologo.